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Classificazione Rifiuti
il nuovo Regolamento
Ue
n.2017/997
sull’ecotossicità
(HP14)

Dal 5 luglio 2018 trovano applicazione i nuovi criteri per l’attribuzione della caratteristiche di pericolo “HP 14 Ecotossico”, introdotti dal Regolamento Ue n.2017/997 in vigore dal 4 luglio 2017 mediante la modifica dell’allegato III alla Direttiva 2008/98/CE.

L’Allegato III Direttiva 2008/98/CE sui rifiuti era stata già stato revisionato completamente con l’entrata in vigore del Regolamento UE n.1357/2014. Tale normativa stabiliva i nuovi criteri da seguire per l’attribuzione delle caratteristiche di pericolo di un rifiuto. La sola caratteristica di pericolo che non era stata modificata era però l’ “HP14 “Ecotossico”, poiché si era ritenuto che le conoscenze per la sua valutazione dovessero essere approfondite.

Il nuovo regolamento n. 997/2017, valido in tutti gli Stati Membri a partire dal 5 luglio 2018, stabilisce che se ad un rifiuto viene attribuita la caratteristica di pericolo “HP 14 Ecotossico” esso presenta o può presentare rischi immediati o futuri per l’ambiente. Vengono quindi identificati nuovi criteri per l’attribuzione di tale caratteristica di pericolo, nuovi valori limite e soglia di concentrazione per le sostanze contenute nel rifiuto e classificate come pericolose per l’ambiente acquatico o per lo strato di ozono.

UN RIFIUTO FINO AD OGGI CLASSIFICATO COME NON PERICOLOSO con applicazione dei criteri ADR (come stabilisce la Legge 125/2015) POTREBBE essere invece classificato e ritenuto pericoloso HP14 Ecotossico secondo i nuovi criteri del Regolamento 997/2017.

La Trinacria Ambiente svolge le proprie attività mantenendo la conformità con tutte le leggi e i regolamenti vigenti in campo ambientale, migliorandosi di continuo per ridurre le incidenze ambientali ad un livello “corrispondente all’applicazione economicamente praticabile della migliore tecnologia disponibile” oltre che a prevenire l’inquinamento.
Pertanto dopo approfondite Analisi Preliminari del sito e dei vari cantieri operativi, individua le priorità di intervento, ponendosi i seguenti obiettivi:
• Stabilire un Piano di Monitoraggio Ambientale per prevenire gli impatti ambientali delle proprie attività di lavorazione;
• Attuare un Sistema di Gestione Ambientale certificato in accordo alla norma UNI EN ISO 14001:2004;
Responsabilizzare i dipendenti, fornitori e collaboratori verso la protezione dell’ambiente e realizzare programmi di informazione e formazione del personale;
• Attuare un Piano di Sicurezza Interna per prevenire i rischi connessi ad eventuali emergenze ambientali;
Cooperare con le autorità pubbliche;
Valutare in anticipo gli impatti ambientali di eventuali nuove attività o modifiche delle esistenti oltre che di quelle derivanti da variazioni normative;
Controllo della quantità e la tipologia di materiali e risorse utilizzati oltre che dei rifiuti gestiti per la corretta definizione degli indicatori ambientali.

Politica Ambientale

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